Gradoli - Guida Turistica

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 Nel centro storico si ammirano il palazzo Farnese e la chiesa della Maddalena.
 Il palazzo testimonia lo splendore che il paese ebbe nella prima metà del Cinque­cento, il periodo d'oro della famiglia Farnese. L’edificio venne innalzato, sui resti di precedenti costruzioni, intorno al 1515 per il matrimonio tra Pierluigi Farnese, futuro duca di Castro, e Girolama Orsini. Il pro­getto porta la firma di Antonio da Sangallo il Giovane su committenza del cardinale Alessandro, il futuro papa Paolo III. Nei vasti saloni di rappresentanza si notano camini in peperino e pregevoli soffitti lignei con tracce di decorazioni pittoriche. Dalle finestre si gode lo stupendo panorama del lago di Bolsena. Nell'interno è ospitato un piccolo museo con ceramiche risalenti al XV-XVI secolo, volumi dell'archivio storico del Comune databili tra il XVI e il XIX secolo e la prima sezione di costumi rinascimentali.
 Il palazzo testimonia lo splendore che il paese ebbe nella prima metà del Cinque­cento, il periodo d'oro della famiglia Farnese. L’edificio venne innalzato, sui resti di precedenti costruzioni, intorno al 1515 per il matrimonio tra Pierluigi Farnese, futuro duca di Castro, e Girolama Orsini. Il pro­getto porta la firma di Antonio da Sangallo il Giovane su committenza del cardinale Alessandro, il futuro papa Paolo III. Nei vasti saloni di rappresentanza si notano camini in peperino e pregevoli soffitti lignei con tracce di decorazioni pittoriche. Dalle finestre si gode lo stupendo panorama del lago di Bolsena. Nell'interno è ospitato un piccolo museo con ceramiche risalenti al XV-XVI secolo, volumi dell'archivio storico del Comune databili tra il XVI e il XIX secolo e la prima sezione di costumi rinascimentali.
 La chiesa della Maddalena, con facciata barocca e campanile settecentesco, accoglie un fonte battesimale marmoreo rinascimentale e un affresco "staccato" del Cinquecento, raffigurante la Madonna con il Bambino. Un ambiente adibito a piccolo museo d'arte sacra riserva la sorpresa di un ciclo di affreschi di scuola manieristica, raffiguranti la Passione di Cristo, 15 tavolette del XVI secolo con i Misteri del Rosario e una raccolta di para­menti liturgici, suppellettili sacre, candelabri ed ex voto.
 Fuori dal centro storico, nelle vicinanze del lago, la Chiesa di San Magno (XV sec.), dove si svolge il tradizionale Rito del Perdono di San Magno, che si rinnova ogni anno il 19 agosto e conferisce indulgenza plenaria.
 Il comune di Gradoli, pur godendo di 10 km di spiagge, è in zona collinare e questo ha favorito la coltivazione di vigneti selezionati cha hanno dato origine a un ottimo vino D.O.C., l' Aleatico, unico vino liquoroso prodotto nel Lazio.